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Autore PERCHE' IL CINEMA ITALIANO E' MORTO?
RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 02-01-2008 14:22  
quote:
In data 2008-01-02 14:16, dan880 scrive:

e ti pare poco?:




Non mi pare affatto poco. Ed è vero che un film nasce dalla sceneggiatura, troppo spesso sminuita o ignorata. Però la sceneggiatura implica una sola forma artistica: quella letteraria. Il film, nella sua totalità (gestita dal regista), ne condensa altre sei. Moretti è un buon letterato, un uomo di grande cultura. I suoi contenuti sono spesso interessanti, ben espressi. Ma solo da un punto di vista narrativo.
Non vedo un'impronta stilistica incisiva, capace di raccontare bene, attraverso il Cinema, ciò che ha sapientemente scritto con le parole, i soggetti e le sceneggiature.
Il Cinema è l'insieme di sette arti, Moretti è capace a sfruttarne solo una componente, per quanto lo faccia molto bene.
_________________
L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 02-01-2008 14:36  
non direi: basta vedere lo smarrimento e le confusioni tragicomiche dei protagonisti di Ecce Bombo per capire il disorientamento in cui vivevano gli ex sessantottini.

basta vedere la sequenza ambientata in tv di Sogni d'oro per capire le trasformazioni del piccolo schermo di lì a vent'anni dopo.

basta vedere il film Palombella rossa per cogliere tutta la criticità del passaggio dal pci al pds.

e naturalmente basta vedere l'Italia del Caimano per capire quanto berlusconi ha influito sull'immagine del nostro Paese. tanto che alla fine la popolazione anzichè rendersi conto di essere stata governata da un truffatore, si convince che sono i magistrati a stare dalla parte del torto, dimostrando (nel momento in cui li prendono a sassate) che si sono fatti convincere del fatto che i giudici fanno un uso politico illegittimo del loro ruolo.

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Skualo

Reg.: 01 Mag 2005
Messaggi: 758
Da: Venezia (VE)
Inviato: 02-01-2008 14:53  
quote:
In data 2008-01-02 12:58, RICHMOND scrive:
Credo che Moretti non possa guadagnarsi una così alta posizione: molto meglio Avati, secondo me.
Argento viene osannato, così come viene osannato Tarantino. certe schizzate di tono fanno sempre piacere alla gente.



Mi astengo dal parlare di Moretti dato che, pur riconoscendogli maestria ed autorialità, il suo genere non mi entusiasma nè mi attira pe rnulla. Per cui ogni giudizio sarebbe arbitrario e non obiettivo, quasi radicale.
Comunque non vige assolutamente l'equazione "eroe in patria= eroe all'estero", anzi, molto spesso si è vista avverare la massima "Nemo Profeta in Patria". Per cui anche se Moretti fosse osannato al di fuori della nostra nazione (a meno di non avere una concezione profondamente esterofila), non significa che sia per forza un grande autore.

Takeshi Kitano agli esordi cinematografici era pressochè non considerato in Giappone, forse per via del suo passato di comico che lo poneva, nella mentlità comune, agli antipodi delle tematiche che le sue opere trattavano in quel momento. All'estero, soprattutto in Italia, era considerato (e tuttora) invece un Autore con la A maiuscola.

Lo stesso dicasi per Argento, che all'epoca dell'uscita di Profondo Rosso ricevette dalla nostra "critica" solo pedate sui denti, mentre si guadagnava in Francia articoli di plauso e stima nei Cahiers du Cinema.

Su Tarantino qualcosa avevo detto qui

Argento e Tarantino restano comunque due icone del cinema moderno: se vogliamo entrambi hanno avuto il merito di riportare alla luce (del pubblico mondiale), stili, e generi mutuati da altri maestri, ma comunque il loro stile resta unico.
Per quanto Tarantino sfrutti a pieno tematiche, situazioni, inquadrature riprese soprattutto dal cinema della Nouvelle Vague e del cinema asiatico, io, pur avendo visto le opere da cui ha tratto spunto (ad es. registi quali Truffaut,Kinji Fukasaku,Takeshi Miike) riconosco il suo tocco. Non è semplice decoupage (per quanto questo non sia mai semplice) ma maestria.

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[ Questo messaggio è stato modificato da: Skualo il 02-01-2008 alle 14:55 ]

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 02-01-2008 14:57  
quote:
In data 2008-01-02 14:53, Skualo scrive:
quote:
In data 2008-01-02 12:58, RICHMOND scrive:
Credo che Moretti non possa guadagnarsi una così alta posizione: molto meglio Avati, secondo me.
Argento viene osannato, così come viene osannato Tarantino. certe schizzate di tono fanno sempre piacere alla gente.



Mi astengo dal parlare di Moretti dato che, pur riconoscendogli maestria ed autorialità, il suo genere non mi entusiasma nè mi attira pe rnulla. Per cui ogni giudizio sarebbe arbitrario e non obiettivo, quasi radicale.
Comunque non vige assolutamente l'equazione "eroe in patria= eroe all'estero", anzi, molto spesso si è vista avverare la massima "Nemo Profeta in Patria". Per cui anche se Moretti fosse osannato al di fuori della nostra nazione (a meno di non avere una concezione profondamente esterofila), non significa che sia per forza un grande autore.

Takeshi Kitano agli esordi cinematografici era pressochè non considerato in Giappone, forse per via del suo passato di comico che lo poneva, nella mentlità comune, agli antipodi delle tematiche che le sue opere trattavano in quel momento. All'estero, soprattutto in Italia, era considerato (e tuttora) invece un Autore con la A maiuscola.

Lo stesso dicasi per Argento, che all'epoca dell'uscita di Profondo Rosso ricevette dalla nostra "critica" solo pedate sui denti, mentre si guadagnava in Francia articoli di plauso e stima nei Cahiers du Cinema.

Su Tarantino qualcosa avevo detto qui

Argento e Tarantino restano comunque due icone del cinema moderno: se vogliamo entrambi hanno avuto il merito di riportare alla luce (del pubblico mondiale), stili, e generi mutuati da altri maestri, ma comunque il loro stile resta unico.
Per quanto Tarantino sfrutti a pieno tematiche, situazioni, inquadrature riprese soprattutto dal cinema della Nouvelle Vague e del cinema asiatico, io, pur avendo visto le opere da cui ha tratto spunto (ad es. registi quali Truffaut,Kinji Fukasaku,Takeshi Miike) riconosco il suo tocco. Non è semplice decoupage (per quanto questo non sia mai semplice) ma maestria.





Sì, ma continuo a non capire perché per la critica (e anche per il pubblico) di oggi, tarantino e Argento sono dei genii, mentre Fulci non è nemmeno degno di nota. I primi due hanno indubbiamente vampirizzato il Cinema. E questo è sempre un merito. Ma Fulci lo ha rinnovato.
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L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 02-01-2008 14:58  
andateci piano con moretti, stiamo parlando del più grande cineasta italiano dopo rossellini.
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Skualo

Reg.: 01 Mag 2005
Messaggi: 758
Da: Venezia (VE)
Inviato: 02-01-2008 15:14  
quote:
In data 2008-01-02 14:58, sandrix81 scrive:
andateci piano con moretti, stiamo parlando del più grande cineasta italiano dopo rossellini.



Infatti. Per me ora resta un intoccabile. Quando sarò nel periodo giusto per accogliere e eapprofondire le sue tematiche, sarà sicuramente uno degli autori che indagherò.
Per ora i miei interessi vertono su altro.
Non riuscirei a vederlo a mo' di "toccata e fuga".

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 02-01-2008 15:16  
Spero che il post di Sandro fosse una citazione.
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Skualo

Reg.: 01 Mag 2005
Messaggi: 758
Da: Venezia (VE)
Inviato: 02-01-2008 15:28  
quote:

Sì, ma continuo a non capire perché per la critica (e anche per il pubblico) di oggi, tarantino e Argento sono dei genii, mentre Fulci non è nemmeno degno di nota.



Ma tu lascia perdere i "critici". Segui un tuo percorso.
Tarantino semmai per me resta "geniale" nell'aver riportato alla "luce" (di una gran moltitudine di pubblico) registi d'Essai pressoché sconosciuti alla massa.
Qualcosa di buono da questo ne uscirà sicuramente. A me è servito per (ri)scoprire un autore quale Miike: il suo "Audition" è uno dei film più "disturbanti" che abbia mai visto.
Tarantino comunque sa narrare e coinvolgere( e molto bene grazie ad una narrazione asincrona e frammentata, anche questa mutuata ma sempre efficace e rielaborata). Il mio interesse nel visionare i sui films è sempre stato altissimo, mai un attimo di calo. E non è poco. Un autore simile in questo per me resta J. Cameron, sempre coinvolgente.

Argento deve (quasi) tutto a Mario Bava, uno dei migliori registi Italiani e il padre del genere "Giallo".
Lui sì un innovatore. Purtroppo quasi nessuno ha visto i suoi films, ma molti invece quelli di Argento.
Nessun critico parla di Bava ormai, è quasi dimenticato. Lascia perdere i critici.

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[ Questo messaggio è stato modificato da: Skualo il 02-01-2008 alle 15:30 ]

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 02-01-2008 15:35  
quote:
In data 2008-01-02 15:28, Skualo scrive:
quote:

Sì, ma continuo a non capire perché per la critica (e anche per il pubblico) di oggi, tarantino e Argento sono dei genii, mentre Fulci non è nemmeno degno di nota.



Ma tu lascia perdere i "critici". Segui un tuo percorso.
Tarantino semmai per me resta "geniale" nell'aver riportato alla "luce" (di una gran moltitudine di pubblico) registi d'Essai pressoché sconosciuti alla massa.
Qualcosa di buono da questo ne uscirà sicuramente. A me è servito per (ri)scoprire un autore quale Miike: il suo "Audition" è uno dei film più "disturbanti" che abbia mai visto.
Tarantino comunque sa narrare e coinvolgere( e molto bene grazie ad una narrazione asincrona e frammentata, anche questa mutuata ma sempre efficace e rielaborata). Il mio interesse nel visionare i sui films è sempre stato altissimo, mai un attimo di calo. E non è poco. Un autore simile in questo per me resta J. Cameron, sempre coinvolgente.

Argento deve (quasi) tutto a Mario Bava, uno dei migliori registi Italiani e il padre del genere "Giallo".
Lui sì un innovatore. Purtroppo quasi nessuno ha visto i suoi films, ma molti invece quelli di Argento.
Nessun critico parla di Bava ormai, è quasi dimenticato. Lascia perdere i critici.





Già, ma è assurdo.
E' assurdo che ci siano genii a cui venono ampiamnte e giustamente riconosciuti meriti (Kubrick). Altri autori a cui vengono attribuiti meriti che non hanno (Moretti). Genii che, invece, vengono dimenticati o a cui non vengono riconosciuti i giusti meriti (Bava e Fulci). Se non fosse per Fulci, non esisterebbe lo splatter (genere che odio, ma che con il suo Cinema aveva un suo "perché"). Hai detto cose goiustissime su Bava: volendo è stato una musa per gran parte del cinema straniero moderno. Primo fra tutti Tim Burton.

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Prrrrrrrrrr......

[ Questo messaggio è stato modificato da: RICHMOND il 02-01-2008 alle 15:35 ]

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Skualo

Reg.: 01 Mag 2005
Messaggi: 758
Da: Venezia (VE)
Inviato: 02-01-2008 15:42  
Sai cos' è uno schifo invece?
Che le migliori edizioni (restaurate) in DVD delle opere di Leone siano quelle americane ed inglesi, che le opere di Bava siano pressochè introvabili qui in Italia mentre all'estero abbiano cofanetti deluxe in edizioni da paura!
In teoria non f amolta differenza perchè restano comunque opere accessibili ormai grazie ad internet, ma resta una testimonianza di come purtroppo in Italia non si riesca a valorizzare come si deve e a promuovere autori che veramente hanno dato molto al nostro Cinema e al Paese. Se fosse per me... "retrospettive annuali di tutti i films di Bava" nei Cinema... eeeee magari.
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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 02-01-2008 15:45  
quote:
In data 2008-01-02 15:42, Skualo scrive:
Sai cos' è uno schifo invece?
Che le migliori edizioni (restaurate) in DVD delle opere di Leone siano quelle americane ed inglesi, che le opere di Bava siano pressochè introvabili qui in Italia mentre all'estero abbiano cofanetti deluxe in edizioni da paura!
In teoria non f amolta differenza perchè restano comunque opere accessibili ormai grazie ad internet, ma resta una testimonianza di come purtroppo in Italia non si riesca a valorizzare come si deve e a promuovere autori che veramente hanno dato molto al nostro Cinema e al Paese. Se fosse per me... "retrospettive annuali di tutti i films di Bava" nei Cinema... eeeee magari.




Meno male che c'è Ghezzi. E, sebbene in molti mi criticheranno, meno male che c'è anche La 7.
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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 02-01-2008 17:29  
quote:
In data 2008-01-02 14:19, SamTheLion scrive:
ma che sceneggiatore e sceneggiatore, un Autore teniamo, non mettiamoci pure a bestemmiare.



Ma non dire cazzate a prezzi di saldo!!
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Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata!

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 02-01-2008 17:33  
quote:
In data 2008-01-02 14:58, sandrix81 scrive:
andateci piano con moretti, stiamo parlando del più grande cineasta italiano dopo rossellini.



HA HAHA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA BHA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA.......................QUESTA E' UNA GRANDISSIMA, STREPITOSISSIMA, MAGNIFICISSIMA CAZZATAAAAAAAAA
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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 02-01-2008 19:06  
è sbagliato mostrare ostilità verso il cinema di moretti solo per motivazioni politiche.

a parte il fatto che moretti dice cose sensate, ma definirlo un artista legato alla politica italiana del centro-sinistra è sbagliato.

anche perchè moretti non si tira indietro da critiche verso il centro-sinistra, quando è il caso di farlo: come il suo intervento a piazza navona, a febbraio di qualche anno fa. celebre rimase la sua frase rabbiosa: "con questa burocràzia noi non vinciamo!".

-----------

da spettatore appassionato di cinema io ad esempio non ho mai pregiudizi verso autori di differenti idee politiche.

ad esempio apprezzo molto il cinema di pasquale squitieri, che pur essendo un regista con idee politiche a destra è un bravissimo autore che fa un cinema impegnato, coraggioso, imparziale e molto coinvolgente.

ed è anche un regista che non esita ad andare contro la parte politica per la quale vota, quando sono in ballo temi sociali importanti: ad esempio ha girato uno spot (rifiutato dalla rai) contro le morti bianche dei lavoratori (tema alquanto trattato anche nel suo film l'avvocato de gregorio).


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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 02-01-2008 19:11  
quote:
In data 2008-01-02 19:06, dan880 scrive:
è sbagliato mostrare ostilità verso il cinema di moretti solo per motivazioni politiche.

a parte il fatto che moretti dice cose sensate, ma definirlo un artista legato alla politica italiana del centro-sinistra è sbagliato.

anche perchè moretti non si tira indietro da critiche verso il centro-sinistra, quando è il caso di farlo: come il suo intervento a piazza navona, a febbraio di qualche anno fa. celebre rimase la sua frase rabbiosa: "con questa burocràzia noi non vinciamo!".

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da spettatore appassionato di cinema io ad esempio non ho mai pregiudizi verso autori di differenti idee politiche.

ad esempio apprezzo molto il cinema di pasquale squitieri, che pur essendo un regista con idee politiche a destra è un bravissimo autore che fa un cinema impegnato, coraggioso, imparziale e molto coinvolgente.

ed è anche un regista che non esita ad andare contro la parte politica per la quale vota, quando sono in ballo temi sociali importanti: ad esempio ha girato uno spot (rifiutato dalla rai) contro le morti bianche dei lavoratori (tema alquanto trattato anche nel suo film l'avvocato de gregorio).




Non centra niente la politica, i suoi film mi fanno cagare a prescindere
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